sabato 26 febbraio 2011
Del rione di Roiano...
sabato 19 febbraio 2011
PIANO REGOLATORE, PRATICHE COMUNALI E EDILIZIA PRIVATA
(parte prima)
Non vi è alcun dubbio che il primo assoluto fardello che la nuova giunta dovrà accollarsi per sbloccare una situazione di empasse insostenibile è la vicenda relativa alla Variante n. 118 al Piano Regolatore Generale adottata. Senza entrare nel merito della questione (fra l’altro già ampiamente fatto da Un’Altra Trieste in diverse situazioni), quello su cui sarebbe importante affrontare un tavolo di dibattito in chiave futura, in virtù di conseguenze a cascata sui cittadini che desiderano adoperarsi per attuare cambiamenti edili o addirittura farsi promotori di nuova costruzioni, è come venire fuori da una jungla legislativa e dal ruolo decisivo dell' INTERPRETAZIONE fra gli attori parti in causa.
Cerco di raccogliere i punti nodali del contendere:
CLIENTE – PROFESSIONISTA – TECNICO COMUNALE….. linguaggio comune?
Certamente vivremmo in un mondo non reale se tutti gli attori protagonisti di un contesto come quello edilizio fossero allineati e parlassero la stessa lingua, soprattutto in virtù di una esigenza di fondo da parte del cliente di ottenere i propri “sogni” a qualsiasi prezzo, divincolandosi o volendo dribblare gli ostacoli dettati dalla burocrazia in campo edile; ma se questo appunto non è possibile, NECESSARIO per il lineare svolgimento delle pratiche che geometri, architetti e ingegneri siano dialoganti con i tecnici comunali (depositari del placet burocratico), avendo chiare le basi su cui si valuta un progetto.
Troppo spesso le pratiche vengono bloccate (con relative lungaggini e malcontento dei fruitori principali del servizio, i cittadini!) per diversa interpretazione fra professionista e tecnico comunale, e di certo non è possibile parlare di ignoranza in merito visto il capillare e vasto problema. Non vi è mai stato un serio tavolo di concertazione predisponendo un tramite fra le due parti a disposizione di ordini professionali e Comune per garantire pieno supporto, in TEMPO REALE!
Non ci sono colpevoli ma ci sono vittime certe: i cittadini, presi nella palleggiamento fra LIBERI professionisti che interpretano un progetto in ottemperanza delle leggi ma non sempre delle sfumature e tecnici comunali NON LIBERI di poter conciliare, ma solo di appianare con la negazione punti di vista differenti.
LA CASA DEI SOGNI, O UNA SCATOLA SERIALE PREORDINATA?
Qualcuno di molto importante come Giuseppe Samona' nelle sue riflessioni causticamente considerava i Piani Regolatori come i mezzi che distruggono l'architettura. Certo, io sono di un'idea meno estremista ma condivido il principio cardine, soprattutto alla luce del reale riscontro professionale.
Piani Regolatori, Soprintendenza, vincoli e Codice Civile, sentenze di Tribunali e leggi di ogni tipo, un ginepraio entro cui bisogna destreggiarsi con straordinaria capacita', ma quanto tutto cio' castra il fisiologico estro di chi progetta una casa o i sogni di chi ne vuole costruire una?
Ci si chiede perche' in tutta Europa si possono vedere una pluralita' di influenze architettoniche e una intrigante diversita', qualcuna osando oltre l'oggettivo senso del gusto ma in nome di una onesta' intellettuale certa. In Italia invece si sta procedendo con pericolose forme di produzioni in serie, dettate da esigenze regolamentari che veicolano progettisti e progetto in una direzione preconfezionata, senza “rischi” ma dalla spersonalizzazione evidente.
La nuova giunta si predisponga per ridare importanza ai manufatti che vengono costruiti a Trieste, facendo si che l'architettura cinque stelle non sia solo una ricerca didascalica nel passato ma una costruzione del presente e del futuro!
sabato 12 febbraio 2011
IL CORAGGIO DI PORTARE EVENTI
Il coraggio di portare Arte di alto livello
Castello di San Giusto, Castello di Miramare con le scuderie, Salone degli Incanti (ex Pescheria), Museo Revoltella, sono solo alcuni siti che la citta' di Trieste sta sfruttando con una patetica occupazione calendarizzata sottoponendo i cittadini a eventi artistici di portata molto limitata o credendo di attirare forestieri per numeri anche di 6-7 mila visite globali.
La mia memoria storica certamente non gode di troppa credibilita' per i 36 anni di vissuto ma e' un indicatore attendibile per quello che concerne un indirizzo delle ultime decadi: l'evento che ancora rimane impresso nella mia mente, l'unico per portata di visitatori, per importanza e vastita' mediatica e' stato “l' Oro del Peru'”, circa una trentina di anni fa (1981 mi sembra), un po' poco per una citta' che millanta da qualche giunta comunale attenzione al turismo; dopo il Peru' tanta quantita' e pochissima qualita', mostre oggettivamente di secondo piano (e raffazzonate), con nomi importanti ma dalle opere minoritarie, circo mediatico praticamente inesistente (e capibile vista l' odience).
E' vero che parliamo sempre di un periodo storico molto difficile, i tagli economici a livello nazionale non permettono voli pindarici di qualsivoglia genere, anche se veicolare il tutto in un minor numero di eventi ma piu' d' impatto potrebbe essere una soluzione; in prima persona io ho incassato alcuni “niet” politici per la teoria catenacciara (mi si conceda l' improprio ma calzante aggettivo) del “meglio non esporsi troppo con mostre di portata troppo ampia”, curandosi di non movimentare le acque tranquille di una poltrona e perdurare nella filosofia dell' iniezione anestetizzante di cultura capillare ma che non sia troppo invasiva per le coscienze popolari.
Ahime' neanche la teoria delle citta' grande-mostra grande tiene botta, perche' basti guardare un po' il panorama nazionale per accorgersi che centri come Ravenna, Padova, Ferrara, Rimini per non parlare della opulenta Treviso hanno stagioni artistiche cinque stelle, dai pittori Impressionisti a quelli del dopoguerra come De Chirico e Guttuso, dagli Espressionisti ai cubisti quali Picasso e Brauque, qualcosa per cui garantisco che decine di centinaia di triestini farebbero chilometri in treno o in auto per visitare.
Quale valore aggiunto portano questi eventi?
Beh, non ci vuole certo un illuminato economista per dire che il flusso indigeno e non di appassionati d'arte creerebbe un indotto di tipo monetario strettamente legato all' incasso, ma anche un effetto sulle strutture ricettive alberghiere, sui centri di ristorazione, sugli esercizi commerciali che aderirebbero all'evento, oltre che sulla stampa nazionale finalmente focalizzata sulla dimenticata terra del nord-est italico spesso ferma all'ultima stazione di Udine.
Scuotere una citta' sonnecchiosa, regalare emozioni forti...e' questo il coraggio di far politica!
Raffaele Baldini
venerdì 11 febbraio 2011
TRIESTINO PREMIATO...
Puo' sembrare una banale forma pubblicitaria familiare, invece la realta' e' che un triestino viene insignito di un importante riconoscimento.....
FONDAZIONE ITALIA
Via Gregoriana 3 - 00187 Roma
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XV Edizione del PREMIO ITALIA NEL MONDO
San Paolo del Brasile, Memorial dell’America Latina 15 aprile 2011
Il Premio Italia nel Mondo, fornisce un contributo di rilievo alla promozione dell’immagine dell’Italia, ponendo nella giusta evidenza l’apporto che le collettività di origine italiana hanno saputo fornire al progresso e al benessere dei Paesi che le hanno accolte.
Giorgio Napolitano
Roma, 07 febbraio 2011
Ill.mo Maestro
Emanuele Baldini
San Paolo del Brasile
Egregio Maestro,
Mi pregio comunicarLe che il Comitato della XV edizione del PREMIO ITALIA NEL MONDO, presieduto dal professore Francesco Mercadante,docente emerito di filosofia del Diritto alla Università della Sapienza a Roma, e composto dallo Storico del Teatro, prof. Giovanni Antonucci, dallo scultore, professore Bruno Liberatore, cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma, dal regista Carlo Lizzani, dal produttore Corrado Prisco, dal giornalista, Geppi Rippa, d’intesa con l’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Dott. Gherardo La Francesca, il Console Generale a San Paolo, Dott. Mauro Marsili, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Dott. Attilio De Gasperis, e il Direttore dell’ICE a San Paolo Dott. Giovanni Sacchi, Le ha conferito, per i Suoi meriti, il
PREMIO ITALIA NEL MONDO® 2011
L’evento, istituito dalla Fondazione Italia, avviene con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e del Ministero degli Affari Esteri, e con i messaggi congiunti del Presidente della Repubblica d’Italia, Giorgio Napolitano, e del Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Dilma Rousseff.
Collaborano alla manifestazione la Direzione Generale per il Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata d’Italia a Brasilia, il Consolato Generale d’Italia, a San Paolo del Brasile, l’ICE e l’IIC a San Paolo.
Il riconoscimento, destinato a personalità del mondo della cultura, dell’arte, della politica e dell’impresa che con la loro attività hanno onorato l’immagine dell’Italia nel Mondo, Le sarà consegnato, al Memorial dell’America Latina il 15 aprile 2011.
Nelle scorse edizioni,il Premio è stato assegnato, tra gli altri, all’Accademica del Brasile Zelia Gattai Amado, al giornalista ed editore Mino Carta, a Antony Franciosa, (USA), a Luciano Pavarotti, a Sergio Pininfarina, a Tony Renis, a Franco Zeffirelli, a Gilberto Gil, (Brasile) all’Arch. Oscar Niemeyer, (Brasile) al Ministro dell´Economia, Guido Mantega.
Il Comitato d’Onore di questa XV edizione del Premio Italia nel Mondo, è composto dal: Presidente del Senato, Sen. Renato Schifani, Presidente della Camera On.Gianfranco Fini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Gianni Letta, Ministro degli Affari Esteri, On. Franco Frattini, Ministro ai Beni Culturali On. Sandro Bondi, Ministro dei Trasporti, On. Altero Matteoli, Ministro del Turismo On Michela Vittoria Brambilla; dai registi Dott. Carlo Lizzani e Dott. Franco Zeffirelli; dai giornalisti Dott. Antonio Caprarica, Dott. Geppi Rippa, Dott. Bruno Vespa.
La cerimonia avverrà alla presenza di autorità, esponenti della collettività italiana, e personalità del mondo della politica,della diplomazia,dell’arte.
In attesa di una Sua cortese adesione, La ringrazio vivamente e Le invio distinti saluti anche a nome dei componenti il Comitato d’Onore e il Comitato di Giuria.
Corrado Prisco
Presidente della
Fondazione Italia®