sabato 29 gennaio 2011

ORGOGLIO E IMPIANTI


ORGOGLIO GIULIANO E GESTIONE DELLE PALESTRE... LO SPORT RINASCE A TRIESTE!

Molti e il sottoscritto in prima fila hanno sempre sostenuto che la politica dovesse restare lontana dallo sport, quasi fosse un nocivo batterio che inficiasse il “corpore sano” e che lo costringesse a cedere a compromessi e interessi di parte. Necessariamente pero' lo sport ad alto livello necessita di risorse economiche importanti, e quasi sempre il veicolo per arrivare a convogliare “a giusto investimento” e' quello di passare attraverso la politica.
In che modo questo puo' essere attuato?
Principalmente con la progettualita' coinvolta, cioe' la politica deve convincere (nell'accezione piu' positiva del termine) l'imprenditorialita' locale ad investire nello sport triestino, evitando la semplicistica forma del bussare alle porte per chiedere soldi ma bensi' proponendo programmi ambiziosi e ben strutturati. Il binomio risorse cittadine-sport incrementa la sinergica volonta' di appartenere ad una macchina vincente, ponendo fine a meteore venute da fuori citta' che sposano qualsiasi progetto pur di avere un tornaconto di altro tipo. Allo stesso modo chi si prodiga per ingenti sforzi economici da destinare allo sport, DEVE pretendere, oltre che ai gia' citati programmi seri a lungo termine, anche competenze scientemente preposte a governare in maniera illuminata l' “architettura” sportiva imbastita.

Secondo punto chiave, che abbraccia in questo caso lo sport a qualsiasi livello, un CAPILLARE RECUPERO DI IMPIANTI SPORTIVI cittadini, lasciati in disuso e a marcire come una rovina. Se Trieste vanta il maggior numero di federazioni sportive, non puo' prescindere dal fatto che ognuna abbia una propria “casa” (e anche accogliente), e visto la mappa locale degli impianti, non si parla per forza di nuove edificazioni, ma semplicemente di restauro!
In altri casi la situazione e' ancora piu' paradossalmente gravosa, in cui la presenza di impianti funzionali allo scopo, rimangono deserti per logiche di altro tipo, ammassando quindi in poche fatiscenti palestre (alcune neanche allineate ai regolamenti vigenti) decine di societa', fra l'altro spesso pagando importanti quote annuali.

La politica non deve supportare le societa' solo nelle conviviali situazioni come anniversari o commemorazioni, bensi' soprattutto nel garantire il piu' lineare svolgimento delle attivita', nel rispetto degli iscritti e dello sport stesso!

Raffaele Baldini

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